Cultura e diffusione

“Cultura e diffusione” dove cultura ed imprenditoria s’incontrano.
“La cultura non è un trofeo con un logo da mostrare al proprio ingresso, è una responsabilità, un effettivo contributo al miglioramento sociale.
Un buon prodotto nasce dove c’è qualità, e la qualità nasce dove c’è una base culturale profonda”,
(Green Pet’s)

Max Santarossa Green Pet's

Massimiliano Santarossa

(Pordenone1974) è uno scrittore italiano.

Ha pubblicato Storie dal fondo nel 2007 e Gioventù d'asfalto nel 2009 per Biblioteca dell'immagine, nel 2010 Hai mai fatto parte della nostra gioventù? e nel 2011 Cosa succede in città per Baldini Castoldi Dalai editore, nel 2012 Viaggio nella notte e nel 2013 Il male per Hacca edizioni, nel 2015 Metropoli Baldini&CastoldiPadania è il suo ultimo romanzo, uscito per Biblioteca dell'Immagine.

I primi due libri, Storie dal fondo e Gioventù d'asfalto, sono nati dalla narrazione diretta della estrema periferia italiana, in particolare legata alle regioni del Nord-Est. Storie di disagio e di vite ai margini hanno dato forma a uno sguardo realista, spesso crudo, sulla vita non raccontata di quella che fu, dagli anni Ottanta sino alla fine degli anni Duemila, la Locomotiva Economica del Paese, tanto da considerare l'autore come uno degli artefici del ritorno del Realismo in letteratura. La critica letteraria e i molti lettori hanno subito compreso il legame tra l'autore, i luoghi e le storie narrate, infatti prima di dedicarsi alla scrittura Santarossa è stato falegname e operaio in una fabbrica di materie plastiche.

Alle prime due opere ne sono seguite subito altre due, Hai mai fatto parte della nostra gioventù e Cosa succede in città, di taglio più narrativo, dove le ambientazioni sono le medesime ma lo sguardo è aperto, non unicamente legato alla biografia diretta, ma centrato principalmente sui fenomeni sociali della gioventù degli anni Ottanta e Novanta, due lavori che dai critici sono stati definiti di contro-formazione, riconoscendone i tratti narrativi dissacratori e realistici.

I romanzi seguenti sono quelli della svolta post-moderna. Viaggio nella notteIl male e soprattutto Metropoli si staccano dal racconto in presa diretta per giungere a una narrazione più complessa, a tratti visionaria. La struttura si fa spesso monologante e assimila visioni quotidiane - dal lavoro operaio fino a giungere a considerazioni politiche, economiche e teologiche – ad analisi dettagliate ed estremamente critiche sulla società nel suo complesso. La volontà dell'autore, in questi romanzi si fa esplicita, è quella di narrare più a fondo possibile la crisi dell'essere umano nell'Occidente attuale.

Nel 2016 il ritorno al realismo letterario con Padania, un vasto ritratto famigliare, sociale, geografico, economico, che mette radici negli anni della grande crisi economica, ne racconta la genesi e il cambiamento che ha portato soprattutto sulle regioni del Nord Italia, dalla Lombardia al Veneto, dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia.

Diversi romanzi di Santarossa vengono da tempo rappresentati a teatro dalla compagnia teatrale di "Arti e Mestieri"[1]. Del 2017 è invece il debutto nei teatri con l'opera Solitari, Padani, Umani?, testo scritto con il cantautore Pablo Perissinotto che accompagna Santarossa sul palcoscenico; un racconto in musica e parole del mondo del lavoro dagli anni Ottanta a oggi, quindi dal boom economico fino alla crisi finanziaria.

Nel 2013 è entrato a far parte della prestigiosa antologia Fabbrica di carta. I libri che raccontano l'Italia industriale edita da Laterza e dal 2014 i suoi scritti sono oggetto di studio in alcuni corsi di università italiane. Ha vinto nel 2008 il premio letterario "Parole Contro"[2] e nel 2009 ha ricevuto la menzione speciale del premio "Tracce di Territorio"[3].

Il 2017 è l'anno del decennale di attività e per l'occasione vengono riediti i primi romanzi, Storie dal fondo e Gioventù d'asfalto che assieme a Padania compongono una ideale "Trilogia del Nord Italia", dagli anni Ottanta ad oggi. Il progetto "Trilogia" ha visto un tour di spettacoli e reading in diversi teatri italiani.

Scrive nei cinque Quotidiani veneti e friulani del Gruppo l'Espresso.

SOLITARI, PADANI, UMANI

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